Verde urbano, come creare oasi salva-api

Foto di Ulrike Leone da Pixabay
Foto di Ulrike Leone da Pixabay

Temute per il loro pungiglione ma anche amate per il dolce miele che producono, le api sono fra gli insetti necessari e insostituibili a mantenere l’equilibrio degli ecosistemi, la sicurezza alimentare di tutti gli esseri viventi. Ma negli ultimi anni la loro esistenza è messa a rischio dall’uso di pesticidi, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici.

Tanto che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito nel 2017 la Giornata mondiale delle api, celebrata il 20 maggio, giorno di nascita dello sloveno Anton Janša (1734-1773), tra i fondatori della moderna apicoltura.

Grazie alla loro operosità, attraverso l’impollinazione, si produce un terzo del cibo che viene consumato in tutto il mondo. Dalla loro scomparsa, dunque, non solo ne seguirebbe un pesante danno economico poiché, come sostiene la presidente di FederBio Maria Grazia Muccini, “la produzione agricola europea resa possibile grazie agli impollinatori vale 15 miliardi di euro all’anno”, ma anche un gravissimo problema per la biodiversità della Terra e per la nostra sopravvivenza.

Non spaventatevi, allora, quando le vedete ronzare insistentemente sul vostro balcone o terrazzo. Anzi create un ambiente adatto a loro e che le aiuti a svolgere il loro prezioso lavoro di impollinazione, affidandovi alla coltivazione di fiori in grado di offrire nelle diverse stagioni nutrienti quantità di nettare e polline.

In primavera potete seminare (o acquistare) erba cipollina, tarassaco, rosmarino, salvia e trifoglio; in estate: borragine, lavanda, echinacea, achillea, girasole, calendula, malva e tagete; in autunno, invece, topinambur e crisantemo.

Coltivando queste piante, creerete delle vere e proprie oasi salva-api, contribuendo così alla salvaguardia di queste piccole e preziose creature.

Alessandra

 

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